Non me ne vogliano i Toscani, non sarà la ribollita originale, ma vi assicuro che a gusto i l’è bona! Cavolo nero, fagioli e pane raffermo, un piatto povero della tradizione Toscana
Perché ribollita? bé la risposta è facile, la minestra viene bollita due volte. Ora vi racconto la prima volta che ho mangiato questo piatto e qualche aneddoto del viaggio a Firenze.
La prima cosa da dire è il perché io e l’allora fidanzato, che poi è diventato marito, ci trovavamo a Firenze; avevamo deciso di utilizzare un pacchetto regalo, boscolo gift, donatoci da due cari amici Antonella e Mattia. I due matti si erano sposati da poco e avevano deciso di regalare ai testimoni questo magnifico regalo. La scelta del luogo da visitare è caduta su Firenze, perché sia io, che la mia dolce metà non l’avevamo mai visitata. Il viaggio è iniziato subito con uno dei nostri pasticci…
Avevamo l’albergo in una zona centrale, e in teoria non potevamo entrare con la macchina in quella zona, dico in teoria perché una volta in albergo, alla reception ci viene detto che potevamo entrare nella zona ztl perché gli ospiti della struttura avevano l’accesso, peccato che avevamo già parcheggiato lontanoooo. Lasciate le valigie in albergo, Alessandro si dirige alla macchina per portarla nel garage della struttura ricettiva. Io nel frattempo mi sistemo, mi riposo, mi prendo un té, insomma passa un sacco di tempo e del fidanzato nessuna traccia. Dentro di me pensavo, vuoi vedere che ha fatto come in quelle scene da film, dove dicono di andare a comprare le sigarette e spariscono… Poi, è subentrata l’ansia, allora ho indossato scarpe e cappotto e mi sono diretta in strada alla ricerca dell’uomo perduto, ad un certo punto ho chiesto anche a dei vigili se potevano darmi aggiornamenti sugli ultimi incidenti, vi dico solo che mi hanno guardata e per poco non mi portavano alla neuro! Per farla breve, dopo più di un’ora il fuggitivo ritorna all’ovile, si era perso e non aveva né il navigatore né il cellulare con la connessione.
Per rimediare alle ore perse ci siamo diretti in una graziosa osteria, che ci avevano consigliato delle persone del posto, altro che Tripadvisor, e lì abbiamo mangiato una ribollita buonissima. La mia non sarà come quella, d’altronde come per ogni piatto tipico realizzato a distanza manca la componente territoriale ed emozionale, vuoi mettere mangiare un piatto di ribollita seduto in un ristorantino a Firenze con la gente che parla Toscanaccio e la prospettiva che dopo cena ti aspetta una magnifica città da scoprire!
Ma passiamo alla mia versione della ribollita e agli ingredienti
Ingredienti ribollita per 4 persone
500 g di cavolo nero da pulire
400 g di fagioli cannellini (o borlotti) già cotti
2 carote; sedano e 1 cipolla
200 ml di passata di pomorodo
2 patate
200 g di verza
300 g di pane raffermo
pecorino toscano
olio extravergine d’oliva
- Pulite il cavolo nero. Le foglie vanno sfilate dal gambo centrale.
- Riducete a listarelle sia il cavolo nero che la verza.
- Tagliate a pezzetti le patate.
- Ora che tutti gli ingredienti sono pronti procedete alla cottura. Mettete in una pentola la carota, il sedano e la cipolla tagliate a pezzetti, fate soffriggere e dopo qualche minuto aggiungete le patate; versate la passata, coprite con acqua tiepida, più o meno un litro e aggiustate di sale. Consiglio: tenete sul fuoco un pentolino con dell’acqua calda, così all’occorrenza potete aggiungere altro liquido alla minestra.
- Fate cuocere per circa dieci minuti e aggiungete la verza, il cavolo e i fagioli. Continuate la cottura per almeno un’ora.
- A fine cottura mettete sopra delle fette di pane raffermo e spegnete il fuoco; lasciate riposare per almeno un’ora.
- Riprendete la minestra e fatela cuocere una seconda volta, girando con un cucchiaio di legno per sfaldare il pane e amalgamare tutti gli ingredienti.
Completate con del buon olio d’oliva e per chi vuole del pecorino toscano. Naturalmente è d’obbligo un bel bicchiere di vino rosso toscano.
Buona cena
ti approvo la zuppa ribollita! be mi sono divertita a leggere le vicende fiorentine 🙂 ti ricordi per caso il ristorante dove l’avete mangiata? per curiosità ❤ xx
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Elisabetta il nome non lo ricordo, sono passati quasi 8 anni…mi ricordo la posizione più o meno in una stradina vicino palazzo Pitti.
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grande non ti preoccupare 🤗, secondo me era una trattoria che si chiama “la casalinga” allora, ribollita meravigliosa ora come trentanni fa. ❤
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