Il baccalà fritto è un piatto tipico di molte regioni italiane, si prepara soprattutto durante le festività natalizie. Oggi vi presento una versione “romana”, perché vi mostro come preparare il baccalà in pastella!
Il baccalà in pastella è il fish and chips di no altri… come si dice a Roma, solo che al posto delle chips (patate), nella capitale ci mettono le puntarelle con alici e aglio, una vera bontà!
Ho vissuto a Roma tanti anni e la cosa che più mi manca, ora che vivo al Nord, è il cibo: carbonara, cacio e pepe, puntarelle, amatriciana, coda alla vaccinara… e mi fermo qui!
Ma più di tutti mi manca il rito dei fritti prima della pizza. E sì, a Roma prima di ordinare una pizza (parlo di quella romana, più sottile e scrocchiarella), non puoi non degustare uno o due frittini. Cose semplici e delicate 😂, come il baccalà in pastella, i fiori di zucca in pastella, i supplì, le crocchette di patate, ecc.
Ora, visto che non posso andare a Roma ogni settimana, ho deciso di mettere a punto la mia ricetta del baccalà in pastella, e dopo vari tentativi ho trovato quella che più mi ha soddisfatta. Potevo non condividerla con voi?
La pastella, che ricopre questi succulenti bocconcini di baccalà, è fatta con la birra! Oltre ai vari passaggi vi inserisco delle foto, così vedete che consistenza deve avere la pastella.
Ecco la ricetta del baccalà in pastella
Ingredienti per 4 persone
1 kg di baccalà sotto sale
300 g di farina
birra q.b. (meglio se artigianale)
mezzo bicchiere di acqua tiepida
2/3 g di lievito di birra secco
un pizzico di zucchero
olio di arachidi per friggere
50 g di farina per impanare il pesce
Come preparare il baccalà in pastella





- Per prima cosa dovete avere un baccalà già dissalato, se non sapete come si fa continuate la lettura e in fondo troverete tutte le spiegazioni.
- Un’ora prima di friggere preparate la pastella.
- Mettete in una ciotola la farina, in mezzo bicchiere di acqua tiepida sciogliete il lievito di birra secco e una pizzico di zucchero, mescolate e lasciate riposare una decina di minuti.
- Versate l’acqua sulla farina e pian piano aggiungete la birra (io ho usato una birra artigianale) e mescolate con la forchetta. Dovete ottenere una consistenza né troppo liquida né troppo compatta, spero che le foto vi siano d’aiuto.
- Lasciate riposare la pastella, coperta con un canovaccio, in un luogo caldo per un’ora circa.
- Prendete il baccalà e tagliatelo a fette o a pezzi, scegliete voi se togliere la pelle, io non lo faccio. Toccate i filetti di baccalà con le mani, così vi accorgerete se ci sono lische.
- Passate i filetti nella farina e poi nella pastella e friggete in abbondante olio di arachidi.
- Mangiate i filetti di baccalà in pastella caldi, accompagnati da una semplice insalata, o delle patate fritte o con delle gustose puntarelle alla romana.
Ora è il momento di rispondere a qualche domanda… speriamo di esservi utile!
Che differenza c’è tra baccalà e stoccafisso?
In entrambi i casi parliamo di merluzzo, ma attenzione, il metodo di conservazione è totalmente diverso! Il baccalà utilizza il sale come metodo di conservazione, lo stoccafisso, invece, viene essiccato, al sole, per diversi mesi.
Come si dissala in baccalà?
Passate il baccalà sotto l’acqua corrente così da eliminare tutti il sale, poi immergetelo in acqua fresca in una capiente bacinella. Cambiate l’acqua almeno due volte al giorno. Il procedimento va ripetuto almeno per 4 giorni.
La birra in foto è una U del Birrificio Mahrs Bräu
Acquisto fatto durante una vacanza a Bamberga, vi parlerò presto di questo bellissimo viaggio e del tour dei birrifici che abbiamo fatto!
Buona cena