Lo strudel di mele è un dolce tipico nordico, che sia con la sfoglia o con la frolla è solo una questione di gusti! In questa ricetta utilizzo la frolla per racchiudere un goloso ripieno di mele e…
La mia avvenuta al Nord è iniziata, dal primo ottobre sono ufficialmente una cittadina monzese. Per festeggiare questo grande cambiamento ho deciso di realizzare una ricettina nordica: Lo Strudel di mele con la pasta frolla.
L’ispirazione mi è venuta dopo la prima passeggiatina in giro per Monza, dove con grande sorpresa mi sono imbattuta in un mercatino con tanti prodotti del Südtirol: strudel, speck, bretzel dolci e salati, ciabatte di lana cotta, piccolo artigianato e tante altre cosine carinissime.
La ricetta di questo dolce è semplice e nella mia versione ho aggiunto anche qualche cucchiaiata di marmellata di mele cotogne. Ho donato lo strudel alla mia sorellina, che il primo ottobre è diventata mamma bis di un piccolo batuffolo amoroso, Gabriel!
Come preparare lo strudel di mele con la frolla
Ingredienti per due strudel
Per la frolla (con questi ingredienti realizzate due panetti)
Burro di montagna un panetto (250 g)
120 g di zucchero a velo (se volete potete metterne di più ma così è già dolce)
500 g di farina macinata a pietra
2 uova
un cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
Per il ripieno dello strudel
Ricordate che con le dosi della frolla potete fare due dolci, uno per voi e uno da regalare, altrimenti potete dimezzare le dosi o congelare la frolla. Nel secondo caso, basterà tirarla fuori dal freezer qualche ora prima.
Per uno strudel:
3/4 mele medie
30/40 g di uvetta (potete ammollarla un pochino in acqua e rum)
1 cucchiaio di zucchero integrale di canna
1 cucchiaino di cannella
una manciata di pinoli o noci
2 fette biscottate o 30 g di pangrattato
2 cucchiai di confettura di mele cotogne (facoltativo)
1 uovo (per spennellare la superficie)
Prepariamo la frolla:
Io utilizzo il metodo veloce, metto tutti gli ingredienti in un robot da cucina e aziono per qualche minuto. Ma si fa facilmente anche a mano. Mettete la farina sulla spianatoia (nella quale avete già messo il lievito) aggiungete il burro morbido e lavorate con le punta delle dita (dovete ottenere un composto sabbioso), mettete lo zucchero e le uova. Impastate velocemente e formate due panetti. Avvolgete la frolla con la pellicola alimentare e conservate in frigo per almeno un’ora. Consiglio: potete realizzare la frolla anche la sera prima e conservarla in frigo.
Mentre la frolla riposa dedichiamoci al ripieno.
In una ciotola capiente mettete le mele tagliate a fettine, aggiungete l’uvetta, la cannella, la frutta secca e lo zucchero. Mescolate il tutto e lasciate riposare.
Ora è il momento di confezionare lo strudel…
Stendete la frolla infarinandola leggermente (io la stendo direttamente sulla carta forno). Dovete ottenere uno spessore di circa 5 mm. Sbriciolate le fette biscottate e cospargetele sulla frolla (stesso discorso se usate il pangrattato, in questo caso potete ripassarlo in padella con una piccola noce di burro così da renderlo croccante e saporito). Ora mettete le mele, aiutandovi con le mani, così da eliminare più liquido possibile. Completate con qualche ciuffetto di confettura. Chiudete lo strudel e spennellatelo con l’uovo sbattuto e completate con una manciata di zucchero di canna e una spolverata di cannella.
Infornate in forno statico preriscaldato a 180° per 40 minuti circa.
Inutile dirvi che la morte di questo dolce è accompagnato da una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia, naturalmente, in questo caso dovete servire lo strudel caldo.
Se amate gli strudel non perdetevi la mia versione autunnale con uva e nocciole. Cliccate qui per la ricetta.
A breve anche la versione salata!
Nota: nella ricetta ho utilizzato una confettura di mele cotogne home made, se volete la ricetta cliccate qui. Questo frutto delizioso non è molto semplice da trovare, soprattutto in città, bisogna girare per mercati e qualcosina si scova. Le mie melette vengono ancora da Roma e dal Mercato dei Castelli Romani al quale sono molto affezionata. Le ho comprate da una donna carinissima, Angela (dell’Azienda Agricola Paoloni) grande esperta di olio d’oliva, nonché produttrice. A lei, e a tutte le donne che con impegno e duro lavoro portano avanti i propri obiettivi dedico questa ricetta.
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