La Gricia

Una gita fuori porta, la visita presso l’azienda Casale del Giglio e un piatto che richiama le tradizioni laziali, la Gricia

Gricia e Castel del Giglio

L’autunno è il mese ideale per girovagare per paesi, campagne e fare piccole escursioni. Non serve fare chissà cosa, basta cercare ed essere curiosi. Così ho scoperto quest’azienda, Casale del Giglio, grazie alla curiosità. Avevo comprato una bottiglia di vino e incuriosita sono andata a visitare la loro pagina Facebook, scoprendo che proponevano delle visite guidate con degustazioni “gratuite“. Maps alla mano ho visto cosa si poteva vedere nei dintorni, dove potevamo mangiare e la domenica era programmata.

Sveglia di buon ora per raggiungere Casale del Giglio che si trova vicino Latina,  circa 50 km da Roma sud. Arrivati al Casale ci stupiamo della grande affluenza all’evento, per fortuna la gente non dedica le domeniche solo ai grandi centri commerciali!

Mi ha colpito la storia dell’azienda, creata e voluta da Dino Santarelli nel 1967. Questo nome non passa inosservato, soprattutto ai romani.  La prima ditta fondata dai Santarelli risale al 1914 ad Amatrice, Ditta Bernardino Santarelli & Figli, Mercante di Vino. Subito dopo a Roma aprono il primo “Vini e Olii” in Piazza Capranica 99, per poi espandersi in altre zone della capitale.

Casale del Giglio è un’azienda in continua evoluzione che prevede un progetto complesso, fortemente voluto da Dino Santarelli e suo figlio Antonio. Sul Casale si è investito tanto, e la cosa che più mi ha colpita sono state le sperimentazioni succedutesi negli anni.

Sui terreni bonificati dell’Agro Pontino, sono stati impiantati quasi 60 diversi vitigni sperimentali. In pratica, per dirla in parole povere, hanno cercato di capire quali vitigni rispondevano meglio.

Durante la visita al Casale ho percepito la volontà dell’azienda di puntare sul territorio,  di far capire al pubblico laziale la qualità dei loro vini e del loro olio; accade, infatti, troppo spesso che il consumatore punti più sulle etichette di altre regioni che su quelle del Lazio. Ora non essendo una sommelier o un’esperta di vini posso solo esprimere il mio gusto personale e la mia percezione. A me i principi e la filosofia aziendale sono piaciuti, così come sono piaciuti i vini che ho assaggiato, e per questo ho portato a casa alcuni bottiglie, come:

  • l’Anthium un vino bianco che nasce da un vitigno di origini antichissime, il Bellone; questo vino rappresenta l’unione di diversi fattori, il vitigno, il suolo, il clima con la sua costante brezza marina e le tradizioni;
  • Albiola, un rosato, e io ho una passione per i rosati, quindi non potevo che acquistarlo. Un vino che a me è piaciuto così tanto da fare il bis.  Questo vino è prodotto prevalentemente da uve di Syrah; la tecnica utilizzata è quella del salasso, ovvero, dopo una prima fase di macerazione a freddo, si drena dal vinificatore una parte di mosto, che viene fatto fermentare a parte.
  • E non poteva mancare il rosso, per l’occasione ho acquistato uno Shiraz Lazio IGT.

Il costo dei vini varia dai più costosi a quelli più accessibili. Io ho speso circa 8 euro a bottiglia.

 

Insomma, una piacevole mattinata che mi ha permesso di scoprire il territorio e un’azienda che ha puntato tanto sul Lazio. Dopo aver fatto la degustazione ci dirigiamo verso Anzio dove ci aspetta un delizioso pranzo a base di pesce, in un locale molto alla mano ma carinissimo “La Fraschetta del Mare“, e per digerire, una passeggiata sulla spiaggia!

Ma ora passiamo alla ricetta “La Gricia“…

Ho deciso di preparare e condividere con voi questo piatto della tradizione romana, perché la ricetta ci è stata regalata da Casale del Giglio. Tutti noi abbiamo ricevuto in dono un piccolo libricino che racchiudeva al suo interno la storia dell’azienda, la descrizione dei vini ed eventuali abbinamenti e una ricetta, la gricia appunto. Si tratta di un piatto semplice fatto di pochi elementi ma di qualità: pecorino romano, guanciale, e pasta. Ora non ci resta che preparala e gustare il piatto con un buon bicchiere di vino.

Ingredienti per 4 persone: La Gricia di Casale del Giglio

500 g di pasta (quella che preferite)

500 g guanciale (io ne ho messo 350g)

100 g di pecorino romano

sale e pepe

Prepariamo la Gricia: pulire il guanciale e tagliarlo a pezzetti. In una padella mettete il guanciale a rosolare, non occorre mettere olio, l’importante e che venga cotto a fuoco lento fino a che i pezzetti non diventano croccanti. Intanto mettete a cuocere la pasta. Scolate il guanciale e mettetelo ad asciugare su della carta assorbente, così che resti croccante. Non appena la pasta è pronta condirla con il guanciale e il pecorino, se occorre mettete poca acqua di cottura per amalgamare il tutto. Terminare con una buona grattugiata di pepe fresco.

Concludo con un consiglio: cerchiamo di scoprire quello che ci circonda, scopriamo i nostri produttori, andiamo a trovarli e passiamo più tempo all’aria aperta.

Buon autunno amici!

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