

Pensare ad un dolce e sorridere, ricordando cosa si è riusciti a fare pur di poter mangiare, indisturbati, quelle piccole nuvole di soffice pan di Spagna. Il ricordo è lontano, ormai sono passati più di diciassette anni; era iniziata l’avventura universitaria, vivevo nel quartiere di Centocelle, a Roma, insieme ad una ragazza della Basilicata, Francesca. Spesso si gustavano, insieme e a turno, le prelibatezze portate da “giù”. Quella volta che ho assaggiato i lamington, preparati dalla mamma di Franci, ne ho provato uno, poi un altro ancora, e avrei continuato a mangiarne fino allo sfinimento per quanto erano buoni, ma quella insopportabile voce del contegno mi imponeva di fermarmi. Il pomeriggio era passato così, poi la cena, due chiacchiere e un pochino di televisione, e via a dormire. Improvvisamente, durante la notte, qualcosa mi sveglia, forse un’altra vocina, di sicuro quella dell’ingordigia, e piano piano entro in cucina; chiudo la porta per non fare rumore e prendo dalla dispensa la scatola di latta con dentro quei maledetti dolci. Cosa sono i lamington? Morbidi quadrotti di pan di Spagna, ricoperti di cioccolato fondente e avvolti nella granella di cocco.
La ricetta che vi ripropongo oggi non è quella della mia coinquilina. A lei non l’ho mai chiesta, per una sorta di vergogna, visto che alla fine della mia notte brava, di quei dolcetti, erano rimasti molto pochi. Durante gli anni ho sperimentato una mia variante, collaudata e approvata da amici e conoscenti. Gli ultimi ad aver assaggiato questa bontà sono i colleghi di un corso che sto seguendo, e pensate un po’, proprio a Centocelle. Dalle loro facce mi è sembrato di capire che hanno gradito; la particolarità di questi dolci è una sola: si disegna un sorriso pieno e rotondo su tutti quelli che li assaggiano!



Ingredienti
Per il pan di spagna 7 vasetti (il contenitore servirà come unità di misura)
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
2 di farina 00
1 di fecola di patate
2 di zucchero
1 di olio di semi di girasole
3 uova
vaniglia
una bustina di lievito per dolci
Per la copertura
200 g di cioccolato fondente
100 ml di latte
200 g di cocco grattugiato
Iniziamo con il pan di Spagna. Solitamente lo preparo il giorno prima, lo avvolgo nella pellicola e lo lascio in frigo. Per farlo, utilizziamo la ricetta della famosa torta sette vasetti: prendiamo una ciotola, mettiamo dentro lo yogurt, poi puliamo il vasetto e lo riempiamo di zucchero, per due volte. Frulliamo questi due ingredienti, poi aggiungiamo i tuorli, conservando gli albumi che serviranno alla fine. Dopo aver amalgamato bene, versiamo a filo l’olio e dopo le farine setacciate con il lievito. Montiamo gli albumi e incorporiamoli all’impasto, con movimenti dall’alto verso il basso per non smontare il composto. È il momento di imburrare e infarinare una teglia rettangolare, poi versiamo l’impasto e cuociamo a 170° per una trentina di minuti. Per controllare la cottura, utilizziamo lo stecchino (deve essere asciutto). Facciamo raffreddare la torta e tagliamola a quadrotti. Arriva il momento della goduria, prepariamo il cioccolato a bagnomaria con il latte. Mettete in un piatto il cocco grattugiato. Ora è il momento di inzuppare i quadrotti; aiutiamoci con una forchetta, per far in modo che tutti i lati del quadrato siano ricoperti di cioccolato. Infine, passiamoli nel cocco grattugiato.



Il dolce è pronto. Conservateli in una scatola di latta e gustateli piano piano. Se ci riuscite!
Piccolo suggerimento: con gli avanzi di pan di Spagna si possono preparare ottimi dolcetti, come quelli in foto. La ricetta arriverà nei prossimi giorni.


Bello il tuo blog, elegante e pulito, ti seguo volentieri. Un saluto dal mio blog di dolci e decorazione, se ti va passa a trovarmi
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Grazie Silvia, mi fa piacere ricevere un complimento del genere. L’intento era proprio creare un blog semplice, lineare ed elegante. Seguirò volentieri le tue creazioni, soprattutto perché sono una golosona.
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