Rosola, rosolaccio o papavero, erba di campo comune e commestibile, con la quale si possono preparare svariate ricette, io vi propongo una succulenta focaccia, ottima per i picnic primaverili!
Da piccola mia madre mi cantava sempre una canzone, “lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina e tu sei piccolina…”; ho sempre amato i papaveri, mi divertivo a raccoglierli, durante le passeggiate in campagna, per realizzare graziosi bouquet di fiori, e poi canticchiavo questa canzone, beata spensieratezza!
Grazie a mia suocera ho scoperto che la pianta del papavero è commestibile, in Salento, infatti, la chiamano “paparina” e la utilizzano per fare una minestra, ma non solo. Solitamente Imma e mio suocero Uccio, vanno in giro per campagne a raccogliere le piantine più tenere, che ancora devono fiorire; lo fanno soprattutto quando ci mandano il “pacco da giù” (un pacco enorme che i miei suoceri ci mandano direttamente dalla Puglia pieno di ogni bontà), dove non manca mai una piccola ciotola contenente il rosolaccio a minestra!
Nelle città è difficile trovare questo tipo di verdure, a meno che non si faccia la spesa nei mercati o nelle piccole aziende agricole. Il rosolaccio utilizzato nella ricetta di oggi è stato acquistato da Agrilab, un’azienda a conduzione familiare situata a Campagnano Romano. A gestire l’azienda c’è Silvia, ho parlato di lei nella rubrica “Ricette e Racconti di imprese al femminile”.
Fare la spesa da loro è molto “smart” come dicono al nord… basta un telefono e un messaggio su WhatsApp. In pratica funziona così: Silvia ti invia un messaggio con la lista dei prodotti disponibili quel giorno, tu decidi cosa ordinare, poi si concorda il punto di ritiro e voilà le jeux sont fait.
Nella mia lista della spesa c’era:
- Rosolaccio
- Broccoli
- Cardi
- Uova
- Birra (loro producono anche birra artigianale)
- Passata di pomodoro (spettacolare)
- Olio da spremitura a freddo
- Crema di funghi Shitake (con i quali ho fatto dei ravioli al vapore buonissimi a breve la ricetta)
- Confettura di pere cotogne e uva
- Composta di mele alla birra (prodotta da loro)
Con una spesa così non potevo che utilizzare queste prelibatezze per il mio blog!
Visto che siamo vicini alle grandi scampagnate primaverili, picnic, pasquette, ecc. ho deciso di condividere con voi una ricettina sfiziosa e sana:
Focaccia ripiena di rosolaccio, olive e pomodori secchi, vediamo insieme come realizzarla!




Ingredienti per la focaccia
500 g di farina (preferibilmente macinata a pietra)
4 g di lievito secco di birra (oppure 12 di quello fresco)
280 ml circa di acqua tiepida
1 cucchiaio di olio d’oliva
1 cucchiaino di sale
Come fare l’impasto della focaccia
In una ciotola capiente mettete l’acqua (lasciatene una mezza tazzina per sciogliere il sale), l’olio e piano piano aggiungete la farina e il lievito secco (se utilizzate il lievito di birra fresco scioglietelo nell’acqua), amalgamate il tutto e iniziate a lavorare l’impasto, a questo punto aggiungete il sale (non mettete mai il sale a diretto contatto con il lievito). Riversate l’impasto su una spianatoia e lavorate il tutto per almeno 15 minuti (il composto deve risultare abbastanza morbido).
Riponete l’impasto in una ciotola, preferibilmente unta con un filino d’olio, coprite il tutto con la pellicola per alimenti e fate riposare in un luogo caldo per 2/3 ore.
Ripieno della focaccia
500 g di rosolaccio
una manciata di olive taggiasche
5/7 pomodori secchi
uno spicchio d’aglio
peperoncino (potete non metterlo)
olio d’oliva




Come pulire il rosolaccio e come utilizzarlo in cucina
Le rosole sono unite da un piccolo torsolo (come gli spinaci), basterà eliminare con un coltellino parte di questo gambetto, in modo che la pianta resti ancora unita, togliere le foglie rovinate e lavarla con abbondante acqua e bicarbonato. La cottura può avvenire in diversi modi: potete bollire il rosolaccio e poi utilizzarlo per le diverse ricette, oppure potete cuocerlo in padella con un pochino d’acqua e olio. Con la pianta del papavero si possono fare numerosissime ricette e ogni regione ha il suo cavallo di battaglia.
Potete fare il cassone (trovate la ricetta qui), la polenta, torte rustiche, minestre, frittate, polpette, risotti, ripieni per crespelle, ecc.
Come realizzare il ripieno della focaccia
Dopo aver lavato accuratamente il rosolaccio fatelo bollire per una decina di minuti. Intanto prendete una padella, mettete un bel filo d’olio, l’aglio, i pomodori secchi tagliati a pezzetti e le olive (che avrete snocciolato) e fate soffriggere per qualche minuto. Scolate il rosolaccio, strizzatelo, tagliatelo a pezzetti e unitelo al soffritto. Fate insaporire per qualche minuto.
Prendete l’impasto della focaccia e dividetelo in due parti (una più grande per la base e una più piccola per la copertura. Stendete la base su una teglia leggermente unta, ricoprite con il rosolaccio tiepido, ultimate con l’altra parte dell’impasto. Completate con un filo d’olio e un pochino di sale. Informate a 220° per 30/40 minuti.
La focaccia è ottima per le gite fuori porta, per aperitivi sfiziosi e per le festività pasquali!
Alla prossima ricetta con le erbe spontanee.
buonaaa….. anche la frittata è buona
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A sì, allora la proverò al più presto, anche perché siamo agli sgoccioli con il rosolaccio
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